La vita con Laura gli piaceva davvero, era bello vivere con lei in un paese sul mare anche se non per romanticismo, del resto mica tanti sono in grado di permetterselo, ma per necessità derivanti da quello che alcuni chiamano vita altri lavoro altri ancora pesci ma finiamola qui quante storie per tornare a Rio, neanche fossimo andati in Brasile, Porto Azzurro disterà sì e no una decina di chilometri ed anche a dorso di mulo come magari nel sertão non ci vorrebbe poi molto figuriamoci con la seicento di Nicola che anche se di piccola cilindrata era ben truccata e poi, insomma, quanto scalpore per una gita mattutina al mercato del pesce e già che c'era fece anche una sosta in libreria che dava sull'acqua anch'essa ed i libri ne erano certamente felici o quantomeno apparivano più belli ed uno di loro divenne un regalo per Laura che tanto le piacevano i romanzi ambientati a Parigi.
Nicola lavorava assieme a suo padre, senza orario preciso poiché com'è notorio i pesci mal accettano restrizioni di tempo, quando tornava c'era sempre Laura ad attenderlo seduta sul molo o sulla sedia davanti al negozio che vendeva galleggianti e dove lavorava una sua amica, tornavano insieme a casa, pranzavano o cenavano e poi lui si recava al circolo infinito repertorio di partite alle carte o al biliardo con Laura che divenne piano piano la complice del marito in quelle sale fumose e non era la sola donna ma erano lo stesso rare. Bella coppia al biliardo, cominciarono a pensare gli altri giocatori.
La vita così scorreva per entrambi in maniera del tutto soddisfacente. C'è chi potrebbe chiamarla noiosa ma per loro non era certo così e poi a dimostrazione che in fondo è sempre questione di punti di vista ammettiamo una volta per tutte che anche una vita trascorsa a rubare baci può apparire ripetitiva agli incauti ladri.
Forse, per arrivare alla perfezione, ci sarebbe stato bisogno che intorno a Rio crescesse il grano, ma non era possibile, ripide colline rocciose coi balzi pieni di fichi d'india lo impedivano, e del resto non sarebbe loro servito a trascorrere meglio le estati poiché anche così erano decisamente belle e lo continuarono ad essere per ogni loro anno trascorso insieme anche dopo che la loro unica figlia se n'era ormai andata e che fosse per sempre l'avevano subito capito ma nella vita c'è sempre un quasi ed i fichi spinosi frutti aranciati che Carla spesso sognò continuarono a fiorire ogni primavera. A loro, come ai suoi genitori, non mancava certo la pazienza.