La notizia che Andrea aveva confessato colpe non sue mi raggiunse una sera mentre ero appena uscito dalla doccia. Mi infilai le ciabatte e lessi attentamente il telegramma che poi ripiegai con cura per infilarlo per sempre nel cassetto delle lettere mai spedite. Per un attimo pensai davvero di ritornare, ma poi, si sa, alle una del pomeriggio del 23 giugno si possono pensare tante cose che poi facilmente vengono dimenticate, soprattutto qua, dove ogni isterismo del mondo si diluisce nella solitudine degli altopiani e gli echi dei muggiti rivolti ai soli che si inabissano sono l'unica ed eterna musica dell'aria.